L’articolo introduce la figura di Jalaluddin Rumi (1207 – 1273), eminente poeta persiano ed esponente di spicco della letteratura mistica mondiale. Nell’esame di alcuni tratti del suo tema natale sono evidenziate le caratteristiche della Venere in Scorpione e, in particolare, viene descritto il potere trasformativo di Plutone. Quando il pianeta si ricongiunge alla Venere dell’autore, infatti, questi sperimenta un cambiamento interiore totalizzante. L’incontro con il derviscio Shams-e-Tabrizi, e soprattutto la sua scomparsa, avvenuta in concomitanza con il transito, rappresentano il punto di svolta nell’esistenza di Rumi, che da quel momento inizia a comporre opere considerate ancora oggi lo specchio di una delle più straordinarie esperienze spirituali mai descritte.
Savina Zanardo
